Per far fronte al fenomeno dei senzatetto e richiedenti asilo in strada e per una Città inclusiva e solidale con più sicurezza sociale, i Verdi di Bolzano hanno proposto già dalla scorsa consigliatura le seguenti misure:
- la chiusura dei grandi centri cittadini emergenziali con condizioni di vita inammissibili in particolare per famiglie con bambini;
- adesione del Comune di Bolzano allo SPRAR/SIPROIMI o a simili modelli per una equa distribuzione sul territorio; modelli che a livello provinciale hanno dimostrato in questi ultimi anni ottimi risultati di inclusione socio-lavorativa;
- iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo;
- promozione di progetti sociali innovativi per senzatetto come housing first e posti sicuri per donne;
- rafforzamento del ruolo del Comune nel suo lavoro di coordinamento con la società civile, il volontariato, il terzo settore, streetsworkes, i richiedenti asilo, rifugiati e senzatetto;
- reperire fondi disponibili a livello europeo, nazionale e provinciale per il settore tramite un rafforzamento dell’ufficio competente a livello comunale;
- apertura di centri per la cura di persone afflitte da problemi psichici sotto la direzione di esperti formati in etnopsichiatria e aumento del diritto di accesso ai servizi per la cura delle persone con dipendenze;
- maggior sostegno e maggior accesso a progetti come “Alba” per combattere la prostituzione e “Hands” contro le dipendenze;
- maggior lavoro di prevenzione in particolare nelle aree critiche della città, al fine di evitare la vita in strada o sotto i ponti delle persone e garantire condizioni igienico sanitarie adeguate;
- adesione del Comune alle Reti del territorio come ad es. il GRIS – Gruppo Immigrazione e Salute, maggior coordinamento tra servizi sociali e sanitari, valorizzazione del volontariato e della Consulta degli stranieri;
- contrarietà al Daspo, misura in grado solo di spostare le persone da una via o da una piazza all’altra della città senza portare soluzioni;
- sensibilizzare imprese e proprietari di immobili a favorire l’inserimento attraverso il lavoro e l’alloggio, garantendo incentivi;
- attivare percorsi scolastici, e non solo corsi sporadici, per una corretta ed efficace istruzione e inclusione;
- diffondere le storie positive di inclusione che hanno permesso alla nostra città, nonostante tutto, di rispondere al picco del flusso migratorio del 2015 e 2016 affrontando ora una situazione residuale per lo più dovuta a leggi ingiuste come il Trattato di Dublino a livello europeo che blocca i richiedenti in Italia, la legge Bossi-Fini, i Decreti Sicurezza che hanno prodotto una notevole crescita di persone invisibili e senzatetto senza diritti favorendo disagio e avvallando intolleranza e razzismo;
- denunciare e combattere ogni forma di razzismo e discriminazione con un servizio comunale.
Per i Verdi
Chiara Rabini, Andres Pablo Pietkiewicz, Sara Maoual